lunedì 11 febbraio 2013

Interpretazione frivola della "nolontà".



(la definizione è seria, il mio post no!)

Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa...una vocina che canticchia "oggi non mi va di far niente...". Bene, nel mio cervello oggi la suddetta vocina sta tenendo un vero e proprio concerto. Complice la nevicata che ha tenuto a casa le clienti e mi ha lasciato del tempo libero, complice il freddo, la quiete creata dalla coltre bianca e la mia anima da grosso gatto pigro, mi ritrovo a riflettere su quante volte io mi senta un po' sopraffatta dal quotidiano.
Ultimamente sono carica di pensieri...i soldi che non bastano mai, il lavoro nuovo, il dover domare la voglia di shopping sfrenato per tirarsi un po' su (ah il piacere che ti regala, dopo una brutta giornata, il regalarti qualcosa di nuovo), il malumore che mi circonda.
La mia panacea di tutti i mali, ovvero una maxitazza di the, oggi con scorzette di arancia e gelsomino, riesce a farmi sentire meglio solo fino ad un certo punto.
Per non deprimermi del tutto mi sforzo di pensare a tutto ciò che proprio non so fare, specialmente le cose più frivole. Non so camminare bene sui tacchi ed invidio le fanciulle che al sabato sera svettano splendide sui tacchi 12 mentre io rimango rasoterra, non so mai come vestirmi per un concerto e di conseguenza tormento le mie amiche per avere consigli, non so "tenere il palco" come si dice in gergo ed a volte penso mi sentirei più a mio agio con una busta del pane a coprire il volto, sono precisa riguardo a delle cretinate e per contro non so stare dietro a bollettini, scadenze (ci pensa mio marito infatti...a cosa servono questi mariti sennò? :-)) .
Non sono una brava casalinga, se fosse per me trascorrerei il tempo a cucinare e fare il bucato, sperando che la casa si pulisca da sè...o sperando di potermi permettere presto un robottino pulitore-tuttofare!

Insomma...quante cose vorremmo saper fare ed invece così non è? Cosa invidiamo, in senso buono, alle altre persone? La vita di tutti i giorni ci mette costantemente alla prova e non so a voi, ma a me a volte capita di sentirmi un pochino spaesata. Anche se è già febbraio vorrei fare dei piccoli buoni propositi dell'anno, vorrei, come dice il buon Hercule Poirot, "far lavorare le mie celluline grigie con metodo". Nei prossimi post vi renderò partecipi di questi piccoli imperativi categorici....vorrei tenere in ordine la mia casa, che ha una volontà sua, vorrei essere meno sbadata, vorrei essere meno spendacciona e tanto altro. Scommettiamo però che anche stavolta non ci riuscirò e che mi ritroverò nei primi mesi del 2014 preda degli stessi "buoni propositi"?

Nell'attesa dello sciolgimento di questo enigma mi ripeto che dopotutto le rockstar non sono perfette, ed io sono o non sono un'aspirante rockstar?

Buona serata piena di pigra nolontà!!

3 commenti:

  1. Ah ah, Martina, mi sa che ci somigliamo, sai...anche se io credo che tu sia una persona molto, ma molto più in gamba di quello che hai lasciato trasparire, e non lo dico tanto per dire, ne sono convinta.
    Ti abbraccio e condivido con te i buoni propositi di febbraio, sperando che il 2014 non ci trovi ancora qui, con la tazza di te' tra le mani.
    A presto!
    Maria (energie207)

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  2. Maria speriamo! Ma io ho l'impressione che a gennaio 2014 sorseggerò il mio Lady Grey dicendo "quest'anno dovrò essere ordinata, stare attenta alle scadenze...". Se vorrai farmi compagnia in quel momento sappi che offro anche i biscotti! :-)

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