venerdì 15 febbraio 2013

Valentine's Day rituals, ovvero....benvenuti al Gran Ballo d'Inverno!





Eccomi qui! Avete trascorso un buon San Valentino? Lo so lo so...è una festa consumistica, stupida, quando ci si ama non serve festeggiare, ogni giorno è una festa...bla bla bla. Io però sono una fanciulla frivola, trovo sempre qualche scusa per festeggiare e quindi sotto con il Giorno degli Innamorati!

Mio marito condivide con me la passione per la musica, ed è uno dei chitarristi della band, quindi quale metodo migliore di festeggiare il 14 febbraio se non con una buona dose di live music? In occasione di uno dei nostri primi San Valentino insieme mio marito mi portò a festeggiare ad un evento molto sentito a Torino, che si tiene tutti gli anni, ovvero il Gran Ballo d'Inverno. Non immaginatevi una gigantesca balera coperta, nè una gara di balli da sala, il Gran Ballo si tiene all'aperto, sul piazzale del Monte dei Cappuccini e prevede ormai da anni l'esibizione di una delle più famose band di folk-rock occitano, i Lou Dalfin. Oltre che San Valentino si festeggia la fine del periodo più rigido dell'inverno e l'inizio del cammino verso la bella stagione, dopotutto stiamo parlando di tradizioni montanare e si sa che comunque anche a Torino il clima non sorride.

Immaginate un concerto a base di canzoni sia moderne sia antichissime cantate in langue d'Oc, condite il tutto con il suono della ghironda, della fisarmonica, del violino, shakerate con riff di chitarra ai limiti del metal, con il basso potente e la cassa in quattro ed eccovi servito il concerto che ha animato il San Valentino 2013 torinese. Chi conosce la musica occitana o comunque popolare sa bene che le canzoni sono abbinate a delle danze che si svolgono in coppia o in gruppo ed ogni anno mi stupisco di quanta gente, soprattutto giovane, conosca questi balli. La cultura occitana è ancora viva e sentita in Piemonte e potrete trovare maggiori informazioni qui.

Ormai da otto anni a questa parte, salvo rarissime eccezioni dovute al freddo polare, io e mio marito, spesso in compagnia di amici, festeggiamo così! Che gioia il non doversi lambiccare il cervello alla ricerca di un outfit perfetto per una situazione elegante o eccessivamente formale, che relax il non dover correre a farsi la piega all'ultimo momento (siamo all'aperto e ci sono 2 gradi, i capelli post giornata di lavoro si nascondono sotto il cappello di lana!), che liberazione il poter uscire in jeans, t-shirt, maglione pesante, piumino, cappello, guanti e sneakers (o Emu/Ugg, a seconda del clima) e sapere che tuo marito approverà il look e non storcerà il naso perchè ti voleva in gonna.

(non posto la foto del mio outfit di ieri sera per pudore!)

Il Ballo quest'anno si è svolto sul piazzale inferiore del Monte dei Cappuccini, con a mio parere meno spazio per ballare rispetto a quando si svolgeva sul piazzale superiore, ma nulla può fermare i danzatori popolari, quindi la piazza si è rapidamente gremita di ballerini che si esibivano in Circoli Circassi, Chapelloises, Bourrèes crouzades o a due tempi, accompagnate da un ritmo incalzante e dalle indicazioni del bravo cantante dei Lou Dalfin, Sergio Berardo. Le danze sono semplici ed anche chi non si diletta nell'arte tersicorea può tranquillamente "buttarsi nella mischia" e provare. I passi sono spiegati dalla band sul palco e basta osservare per qualche minuto i danzatori per avere voglia di ballare. E' davvero bello vedere gente di tutte le età unirsi nella danza, divertendosi tutti insieme, senza nessuno che protesta per la troppa calca o per dei ragazzi troppo chiassosi o allegri; è curioso vedere come questo evento accomuni tutti, e mi piace scorgere la ragazzina "bene" ridere mentre, tra i vari cambi di cavaliere, si ritrova a ballare con il ragazzo rasta o rockettaro, che magari fino al giorno prima avrebbe guardato con disapprovazione; l'atmosfera è festosa, spensierata, allietata dal profumo del vin brulè che scorre a fiumi e scandita dagli applausi, appena attutiti dalle mani guantate dei presenti.




Se ci si stanca di ballare si può vistare il Museo della Montagna, per l'occasione aperto fino a notte fonda e gratuito, dove è possibile immergersi nella cultura alpina e dove video e ricostruzioni permettono al visitatore di riflettere sullo spirito della montagna e sulla varietà del microcosmo che la popola; si può ammirare la maestà dei paesaggi innevati incantandosi di fronte a meravigliose fotografie e conoscere la cultura dei popoli del mondo che vivono a grandi altezze. Terminata la visita chi non vuole tornare a ballare può godersi lo stupendo panorama notturno della città dalla terrazza del Museo.




Quest'anno l'evento, per via della crisi, ha rischiato di non svolgersi, ma per fortuna le autorità hanno deciso di organizzarlo lo stesso, seppure in tempi record, e sono stati premiati dal solito afflusso gigantesco di persone che scelgono di festeggiare San Valentino in una maniera un po' alternativa, senza rinunciare però al romanticismo (molte danze si ballano a coppie) e ad un pizzico di spensieratezza.

                                          
                                         Video del 2010


Ad eventi così ovviamente si tira un po' tardi e stamattina mi sono dovuta armare di correttore aranciato (Clio insegna!) per coprire delle occhiaie formato famiglia, ma non avrei mai rinunciato a questa graziosa ed allegra serata insieme a mio marito ed agli amici più cari. 

E voi? Come avete festeggiato? Se vi va potete raccontarmelo commentando qui sotto, sono davvero molto curiosa...

Un bacione

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